Agnese Azzarelli
Renato Tagli nasce a Locarno, fin da giovanissimo, manifesta la sua passione per l’arte. Dopo alcune esperienze all’estero, nel 1983 avvia con la sua compagna di vita, Sabina Oberholzer, lo studio di progettazione grafica Sabina Oberholzer e Renato Tagli a Cevio. Accanto al lavoro di graphic designer, Tagli dimostra un profondo interesse per l’arte e la natura che lo porta a trasformare boschi e giardini in installazioni d’arte e sculture vegetali.
Artista del paesaggio, Renato Tagli ha trasformato negli anni la sua passione in una mirabile forma di “Land Art”, un’esperienza creativa nell’ambito dell’arte concettuale che agisce direttamente sul paesaggio, modificandone l’aspetto mediante interventi naturali e sempre in sintonia con l’ambiente.
Fondamentale l’aspetto ludico del fare, Renato Tagli realizza anche stoffe colorate di notevole interesse artistico. Non lo vedrete mai senza la sua macchina fotografica e le forbici con le quali modella la vegetazione in forme surreali.
Un’intervista è divenuta occasione per ammirare, di stanza in stanza, i manufatti e gli oggetti artistici che Renato realizza nella sua dimora.
Quali sono le tue fonti di ispirazione?
Vivo in Vallemaggia, in Ticino, in una casa del 1600 immersa nella natura, mia maestra creativa. La maggior parte dei miei lavori sono ispirati alla natura, anche i tessuti che realizzo. Penso che la natura sia completa, quindi non ho altre fonti di ispirazione. Sono molto sensibile a quello che accade in ambito ecologico. L’uomo ha bisogno della natura, la natura non ha bisogno dell’uomo, questo è il mio slogan, nonché un mio poster.
Come si dispiega la tua attività come designer e come designer tessile?
La componente fondamentale del mio lavoro è il colore, tanto che ho elaborato una teoria del colore e della forma [1].
In una scuola bellissima, in Corea, una sorta di Bauhaus dalla filosofia asiatica, ho diretto un workshop: PLAY WITH COLOR. Ho chiesto agli studenti di proporre idee basate sul colore; una coppia di studenti ha preso degli oggetti e li ha combinati insieme. Questo loro progetto ha poi occupato un’intera strada. Con gli studenti, attivi e interessati, si è instaurata una bella comunicazione.
Inizialmente mi sono dedicato alla grafica, ma da anni, essendo un creativo, lavoro con l’arte. Ho iniziato a lavorare coi tessuti nel 1989. Mi hanno regalato una macchina da cucire, con la quale ho applicato ad una camicia delle stoffe colorate. Le mie creazioni tessili mi hanno infine portato ad esporre in Cina.
Come realizzi le tue stoffe?
Prendo stoffe rigide e le utilizzo come base per cucirvi sopra pezzi di stoffa di vari colori. A differenza dei lavori di grafica, dove bisogna fare un progetto, nel lavoro sui tessuti procedo spontaneamente, senza alcun progetto. Poi li appendo nel mio studio di modo che sia visibile anche il retro, perché anche questo ha il suo fascino. Spesso vado in Indonesia. Lì faccio rifornimento di stoffe.
Mostrami altre tue creazioni…
Questi sono mobile che, a differenza di quelli di Calder, sono costituiti da elementi presi dalla natura.
Queste sono bottiglie che raccolgono i resti delle stoffe; con altri resti realizzo tele circolari.
Realizzo anche intrecci, ricavati dalla potatura del salice.
Lavoro molto con elementi naturali. Ad esempio, questo è un vecchio castagno bruciato sul quale ho applicato una foglia d’oro.
Realizzo cestini e intrecci a muro, lampade.
Realizzo anche piccole sculture con piombini per la pesca.
Questo è un mobile creato con legni di castagno dipinti di blu, che contrastano con la parete color arancio.
Come accosti i colori?
Mi rifaccio alle leggi della composizione, leggi che riguardano la forma, quanto il colore.
Quale vorresti fosse la destinazione delle tue Stoffe?
Le destinazioni possono essere molteplici. Spesso mi domandano perché io non faccia una linea di vestiti. Questo progetto, in parte, è già divenuto realtà: in Cina scansionano le mie Stoffe, poi le stampano su seta e le mandano in Indonesia, dove realizzano capi double face.
Reduce da una personale all’Han Shan Art Museum di Suzhou, Renato Tagli ha in programma una nuova data espositiva nel 2024, a Locarno.
[1] La teoria della forma e del colore di Renato Tagli, a partire dai colori primari, si produce per accostamenti di forme e colori, mediante composizioni che ricercano il giusto peso, l’armonia e la bellezza.