Roberto Batisti
I punk mi ricordavano gli armadilli: gente che vestiva una specie di armatura per proteggersi dai tentacoli dell’iridio che cercavano di afferrarli […] C’era qualcosa di individualmente apocalittico nel punk… un’apocalisse personale, un indurimento.
Ed Saunders, in L. McNeill – G. McCain, Please Kill Me
Nel canzoniere punk non mancano immagini letterali d’immersione, che però ci porterebbero fuori strada. I Sex Pistols, al loro solito, buttano in caciara il suggerimento BDSM di Malcolm McLaren, che voleva un pezzo sulla sottomissione erotica, e interpretano “Submission” con letteralità ottusa fino al surrealismo, come una vera e propria sub mission – regalandoci un sommergibile sadomaso che poco ha a che vedere con quello infantilmente utopico dei Beatles, ma anche con le catabasi più serie dell’universo punk/wave. Al fascino sinistro delle acque profonde tornerà John Lydon in una tarda fase del suo gruppo ‘adulto’, i PIL, la cui “Deeper Water” (forse il loro pezzo migliore del nuovo millennio) è però soprattutto metafora del pericolo e manca delle connotazioni più allettanti.
Che aspetto ha dunque quel sottosuolo sulfureo e sexy in cui l’irruenza degli X-Ray Spex ci trascina? Per una descrizione occorre rivolgersi, non a caso, allo stesso Hell, che in “Downtown at Dawn” (dal suo secondo LP, Destiny Street del 1982) ha articolato più compiutamente la visione con l’irripetibile mix di vividezza cartoon e sofisticatezza letteraria delle sue lyrics (fra rime al mezzo, enjambements, inversioni e paronomasie):
Down in dawntown there’s a club I want to take me to
Where I can hide or slip inside the crack of dawn with you
And you and you and you and you too
And every ghoul and every fool and every drunken broken rule
Can do the same. There’s no address, the way to find the place
Is slide yourself down dawntown till you start to lose your face
And you, of which there ain’t the slightest trace
Don’t care no more, we’re all a whore, and now you stand inside the door
Il “rock’n’roll club” ideale descritto da Hell è insieme il refugium peccatorum di tutti gli esclusi dalla società, e covo d’inaudite lussurie; è il luogo in cui affratellarsi fra mostri e in cui non solo le norme vigenti ‘fuori’ e ‘sopra’ vengono meno, ma pure l’io si sgretola, e nuove interazioni sono possibili. Un luogo che i giovani reietti hanno costruito schermandolo dalle pressioni e dalle minacce del mondo (come Hell, Verlaine e gli altri membri dei Television avevano materialmente costruito il palco del CBGB’s, archetipico covo della prima scena punk). E una mistica ‘uscita dal mondo’, un vero e proprio trapasso, dentro cui si può scivolare dalla fessura dell’alba, cioè dalle prime luci del giorno, ‘crack of dawn’, con gioco di parole intraducibile. Per ‘nascondersi’ e per rinascere a nuova e diversa vita.
Per inciso, l’alba è un altro tema che ha lungo ossessionato il nostro; sul crack of dawn giocava già un altro, omonimo pezzo di pochi anni prima, in cui pure c’è la paura che la terra promessa oltre le crepe dell’alba sia qualcosa d’inesistente o meglio di nascosto (concealed;da con-celare, e siamo sempre a *ḱel-). In “Funhunt”, la ricerca del divertimento ha infatti qualcosa della vocazione mistica, della chasse spirituelle, ed è espressamente descritta la struttura caverniforme della notte che nasconde i suoi tesori:
Sometimes each block of the night seems like some precious box
Of ancient treasure hid by secret locks
That love gets keys to
In una meditazione più matura, Hell ammette che l’alba è fatta per i giovani, perché è “all beginning”. Ma se il regno liminare dell’alba è in sé nascosto rispetto al mondo diurno, il suo potere è quello di rivelare la realtà delle cose, ripristinandone la potenzialità primitiva: “dawn really makes everything into itself”. E questo breve saggio, specularmente a “Downtown at Dawn”, descrive proprio l’uscita e la riemersione dal club (ovviamente underground) dopo la lunga notte orgiastica, nella fresca luce dell’alba, giusto in tempo per vedere Johnny Thunders acquattarsi in un taxi.
Note
[1] Hell 2008 (2015).