Agnese Azzarelli
A te, agli intellettuali e ai pirati
Adius, Piero Ciampi
Sotterrai quanto un giorno sarebbe stato scoperto da uomini di scienza e di intelletto, ferventi agnostici e razionalisti, i quali dimenticarono, ben presto, la loro lingua natia e presero a parlare quella sorta sul lago di Yor.
Tralasciarono i loro metodi di indagine, discettando di usi e costumi, secondo i paradigmi di quel luogo, che ora sembrava voler rinascere sopra le spoglie di vocaboli e forme sommerse. Adottarono il nuovo sistema idiomatico. Si ritrovarono, ben presto, come stranieri nella propria lingua.
Presero a girovagare. Abbandonarono tutte quelle loro filosofie sistematiche, per inciampare in parole dette e scritte, in stralci di dialoghi, in scampoli di amori andati a male, su di una terra disassata. Tartagliavano quelli. Proliferavano i gargarismi e le melodie. Il filo rosso del linguaggio li colse come una nenia. Le consonanti intatte avevano la meglio su quelle vocali stralciate e contratte.
Fu così che, finalmente e a dispetto d’ogni congettura, filosofia o rassegna storica, sulle rive del lago di Yor, una terra di umori e amori andati a male riprese vita. C’è chi la consegnò ad una sua personale e accorata riflessione; chi, ancora, ne rise; chi la infarcì di congetture e psicologismi; chi, secco e tagliente, gli diede il ritmo di una corsa ad ostacoli.
Chi aveva tramutato quella città in un tempio o in una leggenda? Chi impediva di stravolgerla in canto?
Le foto sono state scattate durante la realizzazione di un servizio giornalistico per il TG2 Storie a cura di Giovanna Greco, e costituiscono il primo nucleo di studio per un progetto per un docufilm e concept fotografico dedicato al rapporto tra ceramica e arte contemporanea sul territorio di Faenza. Gli scatti sono stati raccolti presso il MIC Museo internazionale della ceramica, la Bottega d’Arte Ceramica Gatti di Faenza e nello studio di Federica Bubani (Ceramic objects designed and handmade in Italy)
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